All'interno di quelle che potremmo definire come, terapie corporee, sono comprese tutte quelle pratiche psicologiche che usano il corpo e la consapevolezza corporea come strada per giungere ad una comprensione più profonda su noi stessi e delle nostre dinamiche psico-emotive. Nelle terapie corporee si individua il soma come luogo dove si sedimentano i blocchi emotivi causati da una memoria traumatica rimossa. Il corpo custodisce "verità" che spesso la nostra mente razionale non conosce.  

Nel nostro corpo si manifestano le nostre emozioni e stati d'animo e dietro di essi vi sono pensieri, immagini, ricordi e percezioni. Da un certo punto di vista il corpo può essere considerato come la sede della mente inconscia.

Un famoso libro di Luciano Marchino e Monique Mizrahil si intitola "Il corpo non mente". Questa affermazione racchiude una grande verità, infatti ciò che sentiamo nel corpo ci comunica in modo diretto lo stato reale della nostra coscienza, anche nei suoi livelli inconsci. 

I traumi si cristallizzano nel corpo, e per mezzo dell'indagine dei blocchi muscolari e del tessuto connettivo possono emergere i vissuti di eventi traumatici e attraverso il loro sblocco la liberazione di energie psico-fisiche, con il finale superamento ed integrazione del trauma stesso.

Personalmente uso varie tecniche corporee come la bioenergetica, il focusing, l'integrazione posturale, il movimento e l'espressione libera corporea.

​

Faccio rientrare in questa categoria pratiche di rilassamento come "Il Rilassamento Muscolare Progressivo di Jacobson", il "Training Autogeno" e altre forme di rilassamento, in quanto usano anch'esse il corpo come strumento di consapevolezza e possono diventare veri e propri metodi validi per il lavoro psicoterapeutico.

​

Lo psicodramma e le costellazioni sono entrambe tecniche che usano il corpo in un certo senso, ma non in modo esclusivo come le tecniche corporee. Sebbene presentino delle differenze tra loro, entrambe giocano sul mettere in scena situazioni reali della nostra vita, e attraverso il riviverle in maniera più consapevole e "ritualizzata", permettono profondi insight (intuizioni) e il manifestarsi di processi di trasformazione in tempi brevi

Questa è un'altra pratica che amo molto e grazie alla quale concretamente ho visto avvenire, sia in me che in altri, processi di cambiamento, comprensioni, ed esperienze straordinarie.

E' una pratica che ho creato mettendo insieme pezzi di altre tecniche.

Come per la respirazione olotropica si può realizzarla sia in seduta individuale che in gruppo, ma ritengo che in gruppo sviluppi il suo pieno potenziale.

Ci si sdraia su dei tappetini o su di un materasso con gli occhi bendati o con una mascherina. Chi conduce suona un tamburo o strumenti simili, con un forte impatto emotivo ed evocativo. Utilizzo anche la voce e alcuni canti tradizionali e mantra. 

Le persone sdraiate possono liberamente muoversi, anche alzarsi (nello spazio limitato del proprio tappetino più o meno), danzare, emettere suoni, cantare, ma anche semplicemente rimanere sdraiate in silenzio. La cosa fondamentale è lasciarsi guidare dalla musica, dal proprio corpo e dal proprio sentire. Spontaneamente si manifesta un processo archetipico che porta prima ad un contatto con il cosiddetto inconscio inferiore per poi risalire verso l'inconscio superiore, dove risiedono le potenzialità  "numinose" della coscienza. 

Questo processo è chiamato anche di morte e rinascita. Come nella respirazione olotropica possono avvenire molti diversi tipi di esperienze. Dal riemergere di ricordi traumatici, ad esperienze di traumi perinatali e memorie uterine, ricordi ancestrali, ricordi archetipici, contatti con memorie dell'inconscio collettivo, rari fenomeni di "uscita" dal corpo, fino ad esperienze di profonda pace,gioia estatica, sensazione di unità, visioni, contatti e comprensioni intuitive.

Alla fine della sessione con il tamburo c'è un momento dedicato alla condivisione in comune dell'esperienza, dove a volte utilizzo anche il disegno e/o la scrittura e/o altre tecniche espressive per integrare e comprendere meglio le esperienze avvenute durante la sessione.

​

Questa pratica si può realizzare anche con l'utilizzo di differenti tipi di strumenti; talvolta l'ho proposta in modalità danza e movimento libero, e altre volte invece attraverso danze più codificate e strutturate.

La meditazione è una pratica che ritengo fondamentale e centrale sia per la nostra salute psicologica che per la reale comprensione di noi stessi. 

Ogni essere umano dovrebbe praticare una qualche forma di meditazione giornalmente, iniziando dai bambini nelle scuole. 

Esistono molti tipi di meditazione e non è mio interesse parlarne qui, ma potremmo dire che, al di là delle differenze, per poter definire una pratica "meditazione", deve possedere il potenziale per portare l'individuo oltre il livello mentale, per indigare invece il livello della coscienza,  detto anche Sè o Sè transpersonale in psicologia.

La meditazione si può praticare sia da soli che in gruppo, e spesso particolari tipologie di meditazione, adattati alla specifica persona, li introduco nella terapia individuale.

​

Si organizzano anche veri e propri gruppi di meditazione.

Utilizzo un ipnosi leggera, non  solo utile per indagare eventi passati e sintomi nevrotici che a livello cosciente paiono non avere una causa, ma anche per potenziare la capacità creativa, immaginativa della mente, per stimolare guarigioni e potenziare altre facoltà latenti.

​

Il lavoro sui sogni, invece, è un altro magnifico campo che ci permette di contattare il nostro inconscio. Vi sono molti tipi di sogni, di diversa natura e funzione. Lavorare sui sogni ci permette non solo di lavorare su traumi e rimossi ma di entrare in un mondo straordinario con molteplici possibilità, nonchè imparare a conoscere, a fare amicizia con il nostro inconscio e ad utilizzare le sue potenzialità. I sogni ci permettono veramente l'ingresso a regioni della nostra psiche poco esplorate e di costruire un dialogo attivo con esso, assottigliando le barriere tra il conscio e l'inconscio. 

Si può lavorare sia a livello individuale che in gruppo, utilizzando anche tecniche corporee, di psicodramma, costellazioni, disegno e molto altro, all'interno dell'indagine onirica.